Indice: Erica

Il genere Erica annovera oltre 600 specie, per lo più originarie del Sudafrica e delle isole atlantiche, e appartiene alla stessa famiglia di Calluna e Daboecia molto simili, quindi considerate nello stesso contesto.

Si tratta di arbusti nani, cespugliosi, per lo più rustici e sempreverdi, che a parte rare eccezioni non superano i 50 cm di altezza. Hanno foglie strette, lineari o aghiformi, di solito verticillate, e fiori solitari posti all’ascella fogliare o raggruppati in racemi spighiformi o mazzetti terminali.

L’epoca di fioritura (i cui colori variano dal bianco al rosso carminio) è differente a seconda della specie e in tal modo copre buona parte dell’anno solare.

Le ERICHE sono molto stimate per il prolungarsi della fioritura, per il costo relativamente basso delle piante e per la facilità di riproduzione. Le foglie della nota erica o brugo (Calluna vulgaris), che fiorisce a fine estate, con il progredire del freddo assumono tonalità scarlatte, arancioni, bronzee, gialle, perfino argentee.

Erica: Temperatura e Luce

Le specie di Eriche sudafricane vanno protette nella stagione fredda. L’Erica gradisce posizioni soleggiate.

Acqua

Annaffiature regolari, particolarmente abbondanti nelle settimane che succedono la piantagione e nei periodi siccitosi.

Terreno adatto all’Erica

Foto piantine di Erica in cassetta di legno

Le eriche invernali o primaverili (E. carnea o scopina, E. darleyensis, E. (ringena o mediterranea) gradiscono un terreno alcalino e leggermente calcareo (non sopportano l’aridità).

Quelle a fioritura estiva (E. ciliaris, E. cinerea, E. tetralix) preferiscono una reazione acida, a eccezione di E. vagans che tollera anche una leggera alcalinità.

Tra le arboree, E. arborea o scopa (che può superare anche i 3 m) non tollera il calcare, mentre E. tenninalis lo tollera se leggero. Calluna vulgaris e Daboecia cantabrica desiderano terreni torbosi e acidi, esenti da calcare.

Impianto

Dall’autunno alla primavera. Le distanze d’impianto saranno di 30 cm per le specie piccole e di 60 cm per quelle alte (1 m per le arboree). Eseguita la buca d’impianto e allargate le radici sul fondo, la si riempie con terreno miscelato a torba. Il fusto deve essere perfettamente interrato mantenendo il fogliame a livello del suolo; dopo aver generosamente bagnato il terreno, si pacciama con torba.

Cure colturali per l’Erica

Mantenere inumidito il terreno soprattutto nelle prime settimane che succedono l’impianto. La concimazione può essere effettuata in primavera utilizzando torba oppure un composto da giardino.

Potatura

Nelle specie rustiche in primavera si sopprimono le vecchie infiorescenze poco sotto i racemi appassiti in modo da mantenere la forma. Ogni 1-2 anni si eliminano i rami con i fiori appassiti con una leggera potatura erica. Non si deve mai esagerare con gli interventi di taglio per non alterare il naturale portamento della pianta.

Moltiplicazione

Per talea in agosto-settembre, per propaggine in primavera, per divisione dei cespi in autunno.

Avversita’

Se le foglie, soprattutto quelle sommitali, tendono a ingiallire e successivamente a scurire per poi morire, si tratta di clorosi provocata da un eccesso di calcare nel terreno: distribuire chetati di ferro e concimare con torba di muschio.

La stessa torba di muschio può aiutare le piante che soffrono di verticillosi che causa colorazione grigiastra e successivo appassimento delle foglie. In caso di crescita stentata e fogliame scuro, significa che la procedura d’impianto non era corretta: occorre ripiantare allargando le radici.