Indice: Garofani
garofani

Il garofano, appartenente alla famiglia delle Caryophyllaceae genere Dianthus, con più di 300 specie riconosciute, è una pianta perenne, biennale o annuale erbacea, sempreverde, con importanti caratteristiche. 

Si tratta di un fiore con una grande capacità di ibridarsi e quindi vi sono innumerevoli cultivar. Si possono trovare in quasi tutte le zone temperate del globo. Molti sono principalmente presenti in Europa, altri vengono dall’Asia e dall’Africa. L’altezza può andare da 10 cm fino ai 50 e più, soprattutto nelle cultivar da taglio.

I fiori vanno dai più svariati colori: dal rosso al rosa, al bianco, al giallo. I petali possono essere anche variegati o bordati di un colore diverso. Le corolle possono essere singole, doppie o stradoppi. Le foglie sono opposte, lineari o lanceolate e possono essere verde medio o, in alcune specie, glauche.

I fusti nodosi, spesso con base legnosa, portano fiori per lo più singoli, in alcuni però anche a piccoli mazzi o ombrelle, con cinque petali, nelle forme semplici, sfrangiati e alle volte dal profumo intenso. A fine estate formano nel calice delle capsule contenenti numerosissimi semi. Si procederà comunque con una descrizione più specifica per ogni singola varietà.

Ad ogni modo, la coltivazione del garofano, può avvenire per seme, per talea apicale, per divisione. Non hanno particolari esigenze in fatto di terreno e sopportano anche discretamente la siccità. Le varietà alte vanno sostenute con tutori va cimato per favorire l’emissione di getti laterali.

Come coltivare i garofani?

come coltivare i garofani
coltivazione garofani

Solitamente, la concimazione avviene all’inizio del periodo vegetativo, con un semplice prodotto granulare a lenta cessazione. 

Importante però, essere sempre piuttosto attenti e delicati, in quanto il garofano non risponde bene a un eccessivo nutrimento. 

Per quanto riguarda, la messa a dimora delle specie perenni, si trovano tranquillamente in vaso, nel periodo primaverile. 

Per inserirli in giardino è sufficiente scavare buche leggermente più grandi del vaso, mettere sul fondo poco concime granulare e inserire la piantina pressando bene per compattare il terreno. La distanza da tenere tra una piantina e l’altra dipende da molti fattori. Principalmente, si deve valutare in quanto tempo vogliamo ottenere un risultato definitivo, cioè la completa copertura della zona.

Se vogliamo un effetto immediato sarà necessario mettere le piante molto vicine le une alle altre. Se abbiamo più tempo possiamo invece tranquillamente lasciare più spazio e permettere alle piante di occuparlo lentamente.

Il garofano, viene solitamente sempre coltivato in vaso, mentre le altre specie le troviamo nel loro ambiente naturale in pieno terreno, anche se si potrebbero tranquillamente anche spostare e coltivare in contenitore. 

Come già detto in precedenza, si tratta di una pianta in grado di adattarsi, poco esigente, l’unico accorgimento per farla vegetare e fiorire al meglio, è quello di posizionarla in un terreno calcareo, gessoso. Anche un suolo sassoso, per loro è molto adatto. 

Garofani e fioritura

Si tratta di piante che amano il sole pieno, ma tollerano anche la penombra, l’unica prerogativa fondamentale è la zona: deve essere secca e assolutamente non umida.

Per quanto riguarda l’irrigazione, ci sono piccole differenze tra una specie e l’altra. Ma in linea di massima, possiamo dire che, non sono piante particolarmente esigenti e necessitano di un’irrigazione non frequente. 

Bisogna, invece, evitare ogni tipo di ristagno idrico, che potrebbe portare notevoli problemi alla sua fioritura e salute.

fioritura garofani

Quindi, se coltivati in vaso, sarà necessario creare uno spesso strato drenante, in grado di non far accumulare l’acqua. 

Si possono moltiplicare piuttosto facilmente in diverse maniere. Prima di tutto si possono seminare all’inizio della primavera o anche in autunno, in un misto di torba e coprendo i semi con vermiculite agricola.

Solitamente, in questo modo, germogliano nel giro di due settimane.

Quando hanno raggiunto la quinta foglia possono essere trapiantati in vasetti più grandi e cimati regolarmente per stimolarne l’accestimento. Il metodo comunque più comune è la talea. Di solito viene prelevata da getti non fiorali, in estate. L’ideale è staccarla all’altezza dell’ascella fogliare. Vanno poi poste in un misto di sabbia , torba e perlite e tenute moderatamente umide. Di solito nel giro di un mese si cominciano a vedere i primi segni di vegetazione e fioritura. 

Garofano d’india

Il tagete, meglio conosciuto come garofano d’india, appartiene alla famiglia delle Asteraceae, gen tagetes, si caratterizza per i suoi colori in fase di fioritura: giallo, arancione e rosso, inoltre, è una pianta poco esigente che necessita di poca cura, ma che regala grandi soddisfazioni. 

Si tratta di una pianta perenne o annuale erbacea, che può essere coltivata e utilizzata in bordure, aiuole, contenitori o nell’orto del giardino. 

Come il garofano teme il ristagno e le zone particolarmente umide, per questo non necessita di molta irrigazione.

Nelle varietà nane l’estrema ricchezza del suolo può indurre una crescita sproporzionata e conseguentemente gli steli potrebbero piegarsi alla primo temporale.

È bene quindi scegliere sia nelle aiuole sia nei contenitori un terriccio con una buona percentuale di sabbia.

In vaso è sempre consigliabile predisporre un buono strato drenante sul fondo, composto da ghiaia, argilla espansa o altro materiale adatto.

Le concimazione del Tagete sono necessarie durante la fioritura, si somministrano con l’acqua delle annaffiature ogni due settimane, mentre in piena terra raramente sono necessarie.

garofano indiano
immagine garofani india

Importante: per il garofano d’india l’esposizione migliore è sempre verso il pieno sole! In questo modo, riusciranno a fiorire a profusione e per un lungo periodo. 

Inoltre, i tagete temono il freddo soprattutto le giovani piante, quindi sarà bene portarle all’aperto solo nella stagione più calda. 

Per concludere, bisogna fare attenzione alle malattie provenienti dai parassiti, comuni in entrambe le specie.

Solitamente, le specie perenni sono piuttosto resistenti e raramente vengono attaccate da agenti e patogeni. 

Mentre, invece, può capitare che le varietà annuali, vengano colpite da oidio, in modo particolare durante il periodo delle piogge e se piantate in zone poco areate. 

Se accade, sarà necessario curare la pianta con zolfo bagnabile o un prodotto più specifico. 

Infine, se le piante vengono colpite da un parassita o un insetto, sarà bene controllare il problema con un insetticida da contatto o ingestione, sempre da distribuire nelle ore meno calde.Â