Esse vengono qua – quelle giganti zanzare volanti che alcune persone definiscono zanzare simili a falchi. Benché sembri che possono succhiare tutto il sangue da un chihuahua, loro sono innocue.

INNOCUI IMITATORI

La famiglia delle tipule (Tipulidae) è un gruppo che comprende oltre 1450 specie, in una misura che può variare da minuscola fino a più di tre pollici di lunghezza. Esse sono lunghe e sottili, con ali scure e lunghe, e zampe deboli. Alcuni tipi assomigliano di più alle zanzare, ma le tipule non mozzicano. Quelle adulte hanno una struttura a tubo chiamata, dalla forma, proboscide, che loro usano per nutrirsi del nettare dei fiori, ma si conosce ben poco riguardo alle loro abitudini 

le zanzare grandi

nutritive. Le tipule non sono molto veloci, e spesso sono state viste librarsi agli angoli oppure rimbalzare contro pareti o finestre.

Le tipule possono essere trovate in aree umide dove c’è molta vegetazione. Le larve sono perlopiù acquatiche e si nutrono di piante in decomposizione. Non ci sono specie che si nutrono di piante vive, ma il danno che provocano generalmente è minimo. Ne esistono anche alcune di tipo benefico che vivono cacciando e catturando altri insetti.

Gli studenti di entomologia hanno provato per molto tempo a preservare gli esemplari di queste delicate creature, con poco o inesistente successo. Più di uno studente ha aperto la propria scatola per la questua solo per trovare le zampette di queste povere creature a pezzi sul fondo della scatola. Con la loro struttura delicata, è stato un miracolo che le tipule riescano ancora a sopravvivere.

zanzare grandi che non pungono

Sono insetti di grandi e medie dimensioni della famiglia dei Ditteri, molto più comunemente detti “zanzaroni”, normalmente confusi con i maschi delle zanzare perché molto simili, hanno un corpo allungato e sottile, gambe esili ma lunghissime, così come le ali sono lunghe e strette, trasparenti e pigmentate. Si possono distinguere comunque per dimensione e per altre notevoli differenze sia morfologiche che etologiche; le tipule non pungono e sono fitofaghe, presentano uno sviluppo maggiore della parte geno-clipeale con i 

palpi mascellari formati da 4 articoli piuttosto lunghi, in modo particolare l’ultimo ha una lunghezza  pari al secondo e al terzo messi insieme. Inoltre hanno gli occhi laterali, molto grandi e a forma di globo, le due antenne sono piuttosto lunghe.

Anche per quanto riguarda le tipule, i danni sono provocati dalle larve che vivono nel terreno e si nutrono delle radici delle piante.

Le larve della tipula sono apode ed eucefale, hanno un corpo quasi cilindrico, più sottile verso il capo che è retrattile, di colore grigio bruno, il tegumento è molto robusto, mentre la parte caudale è tronca.

La tipula sverna allo stadio di larva, lo sfarfallamento avviene in primavera e/o in autunno in quanto sviluppano due generazioni l’anno. Le larve prediligono i terreni umidi, il legno marcescente, i margini di stagni e corsi d’acqua. Sono principalmente saprofaghe, solo poche specie si nutrono di piccole piantine, semi, radici, e foglioline a contatto col terreno. Le larve della tipula sono notturne, durante il giorno vivono in gallerie scavate nel terreno in verticale, e durante la notte escono per nutrirsi e cercando di portare foglie o altro all’imboccatura di queste gallerie o pozzetti.

Danni: sono generalmente a spese di piante erbacee: culture di riso e mais, vivai, orti e

zanzare grandi non pungono

giardini, tappeti erbosi ( campi sportivi o ricreativi). I danni si moltiplicano in presenza di drenaggio del terreno insufficiente o ristagnante, in queste condizioni più che favorevoli per le tipule e le loro larve, gli attacchi sono esponenziali per molte tipologie di coltivazioni.

Inoltre, i danni sono in relazione al tipo di coltura e allo stadio di crescita delle larve: le giovani si nutrono di semi e piantine i fase di germinazione con una conseguente riduzione del raccolto, mentre le larve più grandi si nutrono di radici, del colletto delle piantine e della base degli steli, quindi, a seconda della tipologia delle culture e del prodotto finale il danno può essere di carattere qualitativo o quantitativo: nelle culture erbacee a livello industriale il danno si rivela generalmente irrilevante, mentre per gli attacchi ai vivai di piante da frutto come per esempio le fragole, i danni si rivelano quantitativi; per gli ortaggi da radice e da tubero il danno è qualitativo dovuto alla riduzione della resa. In quanto agli attacchi diretti ad ortaggi da foglia i danni sono sia qualitativi che quantitativi.

Strumenti di lotta: i metodi di lotta alle tipule sono principalmente preventivi e di controllo delle condizioni di umidità e della vegetazione del terreno dove le larve proliferano e dove generalmente le femmine depositano le uova. I metodi di prevenzione sono orientati principalmente sulla lavorazione del terreno:

I metodi di lotta chimica sono meno efficaci e sono principalmente due:

zanzare grandi tipule

Si possono utilizzare insetticidi ad ampio spettro che generalmente non danno buoni risultati , ma possono creare problemi all’entomofauna che contribuisce all’eliminazione delle larve in modo naturale.

In natura esistono antagonisti naturali come alcune specie di pipistrelli per i quali, le giovani tipule e quelle adulte rappresentano il principale nutrimento se non il principale. Anche per alcuni 

uccelli come il fringuello alpino, le larve costituiscono il fondamentale alimento per i piccoli.

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