Tra gli imenotteri aculeati, le specie più comuni sono quelle che hanno una spiccata socialità ovvero le vespe, i calabroni e le api domestiche. Vi sono però altre specie che possono interferire nelle attività umane e creare piccoli problemi o disagi, fino a dover intervenire tramite un trattamento di disinfestazione vespe.
Esaminiamo ora le specie che si incontrano con maggior frequenza.
Vespe Muratrici
Spesso si intrufolano in cavità quali quelle del soffitto che contengono i fili elettrici dei lampadari, oppure all’interno dei cassettoni delle tapparelle o ancora nello spazio tra i mobili e le pareti, all’esterno edificano in angoli riparati sotto le strutture quali i davanzali, i sottotetti, le cancellate, le tettoie, ecc. diciamo che non finiremo mai di stupirci dell’infinità di luoghi adatti al loro scopo.
La specie più comune è lo Sceliphron spirifex,
lungo 15-29mm di colore giallo e nero con un lungo peduncolo tra torace e addome e antenne arricciate. La femmina costruisce dei nidi di fango oblunghi, singoli o a gruppi, talvolta fusi tra loro in un grosso ammasso terroso.
Il nido delle vespe viene rifornito di ragni paralizzati con l’aculeo e dopo aver deposto un uovo chiude l’entrata e ne comincia un altro. Da ogni uovo si svilupperà una larva che si ciberà dei ragni, poi si trasformerà in pupa e da questa emergerà l’adulto che con le mandibole aprirà il sottile opercolo uscendo all’aperto.
Questa vespa animale non è considerata pericolosa per l’uomo ma può impaurire per il suo aspetto e, come per gli altri insetti, non è tollerabile l’ingresso in luoghi in cui l’igiene è importante.
Vespe Vasaie
Altre piccole vespe solitarie timide e per nulla aggressive appartengono alla famiglia degli Eumenidi, sono le cosiddette vespe vasaie così chiamate per la forma dei loro nidi di fango anch’essi pedotrofici. Le femmine di Eumenes pomiformis costruiscono nidi tondeggianti di circa un centimetro di diametro. Cacciano bruchi di lepidotteri e li paralizzano col loro aculeo, poi li trasportano all’interno del nido delle vespe. Come per gli sfecidi un solo uovo per nido che viene poi accuratamente chiuso col fango.
Edificano prevalentemente negli angoli esterni di muri in punti riparati. Anch’esse sono ritenute inoffensive e generalmente non costituiscono un problema, se non di carattere igienico.
Api del Sudore
Gli Halictidae comprendono le api del sudore (in inglese: sweat bee) il cui nome deriva dal fatto che sono attratte dalla sudorazione della pelle. Questa peculiarità è spesso la causa della loro dannosità in quanto possono infliggere delle punture alle persone accaldate in particolare quando si sentono intrappolate, per esempio tra le pieghe degli abiti.
Tale puntura è dolorosa ma di minor entità
rispetto a quella delle api domestiche. Alla stessa stregua degli altri imenotteri pungenti, può causare reazioni allergiche di varia entità in individui sensibili. Presentano una forma di socialità primitiva e i nidi si trovano spesso aggregati in colonie. Queste si formano sia perché le femmine che nidificano producono feromoni di aggregazione sia per il fatto che lo stesso luogo presenta le condizioni ottimali per la nidificazione.
I nidi vengono scavati nel terreno e contengono le celle per l’allevamento della prole. Secondo la specie si possono avere una o più (anche 4-5) generazioni annuali. La maggior parte delle specie sverna come femmina fecondata in ripari diversi dal nido originario.
Sono capitati due casi in cui questi insetti hanno rappresentato un problema. Uno relativo ad un campeggio, e un altro in un giardino privato in un contesto urbano. È stato consigliato un trattamento con un prodotto abbattente a profilo ecologico favorevole da eseguire verso sera, quando le api del sudore sono rientrate nel nido, sul segmento di terreno in cui si trovavano i nidi individuati dai fori di transito degli adulti. Dopo il trattamento l’area è stata ricoperta da un telo plastico allo scopo di bloccare gli adulti in uscita e favorire l’azione insetticida. Per evitare le successive colonizzazioni si può intervenire modificando le condizioni della porzione di terreno interessata dal gruppo di nidi rendendola non idonea alla realizzazione dei nidi (zappatura, rullatura).
Api Solitarie
Le api solitarie alla stessa stregua delle api domestiche sono in grado di pungere ma non sono aggressive e generalmente si difendono solo in caso di necessità, per esempio quando si sentono trattenute dalle dita o imprigionate tra gli abiti. La specie che sicuramente incute più ansia è la grossa Xylocopa violacea, lunga 18-25 mm, di forma tozza e robusta, di colore bluastro violaceo, ali comprese. È chiamata ape carpentiera poiché costruisce i suoi nidi nel legno morto di pali, staccionate e tutori, ma anche in altre strutture di
legno nel contesto urbano.
La femmina, floricola, scava con le robuste mandibole un cunicolo, separa le cellette con legno tritato e impastato con la saliva e in ciascuna depone un uovo con la sua riserva di miele. Altre api solitarie edificano il loro nido nelle cavità di muri, di legno morto o nei fori delle strutture degli edifici.
L’ape tappezziera o tagliafoglie (Megachile centuncularis) costruisce cellette per l’allevamento della prole in un modo molto curioso. Taglia a forma di semiluna i lembi di foglie e petali di fiori, li trasporta arrotolati tra le zampe fino al nido, poi li deposita all’interno delle cellette d’allevamento per tappezzarle singolarmente. Le cellette, ciascuna con un singolo uovo, assumono forma tubolare e vengono rifornite del miele necessario alla nutrizione della larva. E’ capitato di trovare alcuni nidi che erano stati costruiti tra le listarelle delle veneziane tenute sollevate per qualche tempo.
Le Osmia spp e le Chalicodoma spp. Edificano i loro nidi nei muri e in altre parti strutturali esterne degli edifici dove costruiscono delle capsule tondeggianti di fango visibili oppure utilizzano l’interno di cavità preesistenti. Anche queste api solitarie in alcuni casi possono aggregarsi in colonie formate da numerosi nidi costruiti a poca distanza tra loro.
Le Vespe dal "Giacchetto Giallo"
Chiunque abbia fatto un picnic oppure un barbecue nel giardino di casa ed è stato invaso dalle vespe dal giacchetto giallo certamente concorderà che questi insetti sono dei seccatori. Ad ogni modo, le vespe dal giacchetto giallo sono benefiche come impollinatici, predatrici di insetti e ragni, ed animali saprofagi che si nutrono di animali morti.
Evita di Essere Punto da una Vespa!
Molte trappole per vespe oggi sul mercato sostengono di tenere a bada quegli invasori. Alcuni sono più efficaci di altri, ma molti sono basati sul principio di attirare le vespe usando un’esca, comunemente un’esca fatta con del cibo.
Si può creare una propria esca usando del succo di frutta (di mela è migliore) ed un pezzo di carne. La trappola stessa può essere fatta con molte cose: una vecchia bottiglia di soda, una bottiglia di
latte di plastica, o persino una busta di plastica. L’idea è quella di riempire il contenitore della trappola con del succo di frutta fino ad un’altezza di circa due pollici. Poi piazzare un piccolo pezzo di carne cruda (come hamburger o pesce) nella trappola allo stesso modo. Non richiudere con il coperchio la bottiglia e metterla fuori sul proprio tavolino da picnic oppure, anche meglio, sopra un tavolo tutto a solo. Anche alle formiche piace questa trappola, ma mettendola in un tegame riempito con dell’acqua ci aiuterà a dissuaderle.
Adesso, mentre il succo di frutta fermenta e la carne comincia a deteriorarsi, la trappola comincerà ad esalare un odore che alla vespa piace. Le vespe prive di sospetti strisceranno dentro la bottiglia, cadranno nel succo, ed annegheranno. Se si usano le buste di plastica, tagliare un piccolo buco vicino alla sommità per invitare le vespe ad entrare. In seguito, appendere la busta, sostenendo la cima in due punti (una vecchia stampella per abiti di ferro, funziona bene) per avere dei risultati migliori. Una trappola fatta con una busta di plastica simile a questa può essere acquistata nei negozi di giardinaggio e che vendono anche articoli per camperisti se non si ha intenzione di farsene una da soli.
Si può usare il succo o la carne da soli nella trappola, oppure provare varie combinazioni fino ad arrivare all’esca giusta – una che sia irresistibile alle vespe nei dintorni. Se si usa soltanto la carne, sostituire il succo con la stessa quantità di acqua, quando si hanno bisogno di liquidi affinché le vespe affoghino.
Le moffette sono note per assalire i nidi delle vespe che si trovano per terra alla ricerca delle larve di vespa. Se si è a conoscenza di un nido di questo genere, mettere del miele intorno all’apertura. Il miele attirerà le moffette vicine verso il nido ed avranno un pasto fatto di miele e vespe.
La Vespa: Atteggiamento Mite, Ma Non Disturbarla!
Le vespe dal giacchetto giallo appartengono alla stessa famiglia delle vespe (Vespidae) come i calabroni e le vespe della carta. Questa famiglia di vespe è conosciuta in particolar modo per il suo potente pungiglione, che la vespa può continuare ad usare (a differenza dell’ape domestica, che può usare il proprio pungiglione solo una volta).
Le vespe della carta costruiscono un grosso nido con molti strati di carta, creando delle celle
esagonali ed individuali per le larve. Le vespe costruiscono questo nido masticando legno o fogliame, mescolandolo con della saliva, e quindi applicando il miscuglio come farebbe uno scultore. Di solito i nidi si trovano nelle aree protette come gli alberi alti,o le grondaie di casa; alcuni sono costruiti sotto terra. In media un nido può contenere dalle 5000 alle 25000 vespe durante l’estate. Ogni nido può avere solo una regina. Al contrario delle api, molte colonie di vespe non vivono durante l’inverno. Invece solo la regina sopravvive all’inverno e costruisce un nuovo nido in primavera.
Di solito le vespe adulte si nutrono con il nettare dei fiori e giocano un ruolo importante nell’impollinazione di molti tipi di piante. Le larve sono nutrite maggiormente d’insetti e pezzi ripuliti di pezzi di animali morti. È nel momento in cui le vespe stanno scavando alla ricerca della carne per le larve che diventano più fastidiose agli esseri umani.
Vespe Parassite
Molte vespe parassite sono piccole e di solito non sono notate dagli esseri umani, ma il lavoro che fanno nell’uccidere gli insetti nocivi non è meno monumentale.
Vespe, Piccole Meraviglie del Mondo degli Insetti
La vespa commette il suo assassinio, deponendo le proprie uova sulle uova e le larve del suo organismo ospitante, preso come bersaglio. Le uova della vespa si schiudono e si cominciano a nutrire dell’organismo. La larva di qualche vespa parassita si nutre della parte esterna dell’organismo, mentre altre perforano quell’organismo e si nutrono dall’interno. L’organismo sopra citato lentamente muore, mentre le larve non ancora mature crescono.
Molte vespe parassite appartengono ad una di queste grosse famiglie d’insetti: Ichnumonoidea, Bracondidae, Chalcidoidea, e Proctotrupoidea.
Molte di queste piccolissime vespe sono commercialmente disponibili. Di solito sono spedite alo stato di pupe dentro organismi parassitari, e sono pronte ad essere distribuite tra le proprie piante, dove emergeranno come adulte e andranno alla ricerca di organismi ospitanti su cui deporre le proprie uova.
Alcune delle più importanti vespe parassite sono:
- La mosca bianca parassita (Encarsia formosa) depone le proprie uova durante lo stadio, simile a quello della ninfa con le squame, della mosca bianca, facendo annerire le squame, mentre le vespe crescono e mangiano l’organismo ospitante dall'interno. Si raccomanda di liberare queste vespe, quando la temperatura è calda, ad un ritmo che va dalle due alle cinque vespe per piede quadrato del giardino. È meglio liberare le vespe settimanalmente per un periodo di tempo che supera i due mesi.
- Le vespe trichogramma sono molto piccole e di grande utilità per i giardinieri. Alcuni tipi, la Trichogramma pretiosum, andranno alla ricerca e parassiteranno le uova di circa 200 diversi tipi di farfalle e falene. Altri tipi di vespe trichogramma sono un po’ più specifiche nella selezione dell’organismo ospitante. Molti esperti raccomandano una vespa per ogni piede di giardino. Il momento migliore per liberare le vespe è, quando molti tipi di organismi ospitanti depongono le proprie uova. Il proprio vivaio di zona o ministero dell’agricoltura avrà la corretta informazione per la propria area.
- La vespa pedio (Pediobius foveolatus), o parassita della blatta della pianta di fagioli, è un eccellente aggiunta nella lotta contro le blatte messicane della pianta di fagioli. Questa vespa mira allo stadio larvale della blatta.
Molte vespe parassite che sono commercialmente disponibili si troveranno in vendita nei vivai e nei negozi che vendono articoli da giardino in offerta, o si possono comprare direttamente da un fornitore. Abbiamo elencato solo alcuni esempi dei tipi d’insetti nocivi che sono attaccati dalle vespe parassite. Le istruzioni per avere dei risultati migliori si trovano con le vespe acquistate, ma se ne possono anche chiedere altre ai giardinieri o professionisti presenti nella propria zona quali vespe sono migliori per il proprio scopo, e sotto quali condizioni..
Le Vespe Nere
Se una vespa nera adulta ci si avvicina, non è detto che voglia pungere noi. ma allora cosa sta cercando? Molto probabilmente sta cercando una tarantola per nutrire il proprio piccolo.
Curiosità sulle vespe nere
La vespa nera è molto abile nella caccia ai ragni per nutrire le proprie larve in via di sviluppo. I ragni mangiano sia gli insetti benefici che quelli infestanti, ed il ruolo della pompilide è quello di tenere sotto controllo il numero di ragni. Ad ogni modo, molti giardinieri preferiscono i ragni piuttosto che gli insetti infestanti, così sta a te decidere, quando l’uso della pompilide è utile oppure no.
Non si deve fare niente di particolare per attirare le tarantole nel proprio recinto. Se si hanno le tarantole che girovagano, allora molto probabilmente si avranno anche le tarantole che come dei falchi vanno a tutta velocità verso il proprio giardino, allo stesso modo. Se individua una tarantola, la vespa attacca il grosso ragno nella propria tana.
La vespa pungerà la tarantola per paralizzarla, e poi depone un uovo sopra di essa. Il ragno rimane vivo ma anestetizzati. L’uovo della vespa si schiuderà nutrendosi sul ragno vivo fino a quando non è pronto a fare roteare un bozzolo. Una vespa emergerà dal bozzolo per nutrirsi del polline di un fiore e andrà alla ricerca di altre tarantole.