Le Blatte: insetti sorprendenti

L’archeologia rivela che le blatte, più comunemente conosciute come scarafaggi, vivono sulla terra da circa duecento milioni di anni, dimostrando anche come tale insetto sia rimasto, nonostante lo scorrere del tempo, morfologicamente uguale. E’ senz’altro la sua adattabilità e resistenza alle situazioni più avverse ed estreme, l’elemento che ha consentito alla blatta di sopravvivere così tanto, come dimostra la sopravvivenza di questi insetti alle radiazione seguite al bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki alla fine della seconda guerra mondiale. Ecco perché gli interventi di deblattizzazione restano il metodo più sicuro per allontanare la presenza di blatte da casa.

LA MORFOLOGIA

Appiattite dorso-ventralmente, di aspetto lucente e colorazioni generalmente non vistose le blatte sono facilmente riconoscibili per il loro aspetto.
Hanno capo ipognato, con apparato boccale masticatore non visibile dall’alto, e lunghe antenne filiformi. Sono presenti occhi 

blatte

composti ben sviluppati (eccetto per le specie cavernicole) e più raramente degli ocelli o semplicemente macchie più chiare che si presume siano ocelli regrediti. Il torace ha la parte anteriore, ovvero il protorace molto grande e a forma di scudo (pronoto). Presenta due paia di ali, le prime (tegmine) sono coriacee con caratteristiche venulazioni ramificate e si dispongono accavallate sul dorso per proteggere e le seconde membranose. In alcune specie le femmine hanno ali ridotte (p. es. Blatta orientalis) o assenti (p. es. Poliphaga aegyptiaca).
Le zampe, adatte alla corsa (di tipo corsorio), sono munite di un considerevole numero di spinette.
L’addome è ampio e fornito all’estremità di due robusti cerci.

LO SVILUPPO

Le blatte sono insetti il cui sviluppo si compie per metamorfosi incompleta (paurometaboli). Le uova vengono deposte in ooteche che possono essere trattenute, all’interno fino alla schiusa in alcune specie vivipare, trasportate esternamente bloccate all’estremità addominale, oppure deposte in luoghi idonei e accuratamente mimetizzate.

L’ooforo ha l’aspetto di un borsellino lucente, con una sorta di chiusura appiattita e irregolare su uno dei due lati lunghi. Ogni ooforo contiene due file di uova in numero variabile secondo la specie. Dalle uova fuoriesce una larva vermiforme che dopo la schiusa si libera dell’involucro per assumere l’aspetto di una blatta in miniatura senza ali (neanide). La crescita che avviene come conseguenza delle successive mute le fanno acquisire in modo progressivo le ali (ninfa). L’ultima muta è quella che la converte in adulto in grado di riprodursi.
Gli adulti sono generalmente longevi.

La Periplaneta americana può anche riprodursi per partenogenesi ovvero senza la fecondazione da parte del maschio, con schiusa di sole femmine geneticamente uguali alla madre.

L'ETOLOGIA

Le blatte trovano ogni tipo di habitat adatto alla sopravvivenza e alla riproduzione. Sono insetti terrestri, per lo più silvestri e si trovano prevalentemente in zone tropicali e sub tropicali, alcuni sono deserticoli, altri cavernicoli, altri ancora sono mirmecofili e altri xilofagi, in grado di nutrirsi del legno per opera di batteri e protozoi flagellati.

In genere prediligono oscurità, umidità e scarsa ventilazione; hanno abitudini solitamente notturne e per questo reagiscono rifuggendo la luce. Alcune specie risultano essere gregarie altre invece manifestano questa tendenza solo durante la fase giovanile; a tale scopo tali insetti possono secernere un feromone di aggregazione. In presenza di infestazioni di grado elevato è inoltre percepibile dalle persone un odore acre e disgustoso prodotto da specifiche ghiandole dette repugnatorie.

Per quanto concerne la dieta la maggior parte è fitofaga o detritivora, le specie dannose per l’uomo sono invece da considerarsi praticamente onnivore, in quanto sono in grado di alimentarsi di qualsiasi materiale vegetale e animale e persino della carta.

SISTEMATICA

Esistono circa 3.500 specie di blatte di cui solo poche sono nocive: nel mondo solo una ventina circa e in Italia appena cinque. Purtroppo nonostante il basso numero di specie, la loro presenza è spesso imponente con  notevoli problemi igienico sanitari legati alla contaminazione di alimenti con numerosi microrganismi anche patogeni tra cui i batteri Bacillus cereus, Clostridium spp., Eterobacter sp., Escherichia coli, gli elminti Ascoris sp., i miceti Aspergillus e Penicillium, cosa che avviene per mezzo del contatto di tali insetti con i cibi.

Come è stato evidenziato da molte ricerche in materia, la sistematica delle blatte è stata alquanto controversa e gli effetti sono ancora sensibili: facendo una breve navigazione su internet ancora non c’è accordo sull’ordine. Molti autori adottano ancora la classificazione usata da Comwell (1968) in cui le blatte fanno parte dell’ordine dei Dyctyoptera che a loro volta si suddividerebbero in due sottordini: Blattodea (=Blattaria) I ovvero le blatte e Mantodea cioè le mantidi.
Ciò è dovuto alla loro comune filogenesi ma attualmente sono stati effettuati ulteriori cambiamenti e i sottordini sono stati elevati ad ordini a se stanti.

L’ordine Blattodea (=Blattario), è stato quindi suddiviso in due superfamiglie Blattoidea e Blaberoidea. La prima include la famiglia Cryptocercydae i cui rappresentanti sono xilofagi e la più nota famiglia Blattidae che comprende le specie nocive più note e diffuse tra cui Blatta orientalis e Blattella germanico. La seconda racchiude quattro famiglie: i Nodicolidae che sono principalmente cavernicoli, i Polyphagidae, tra cui ricordiamo la specie nociva presente nel nostro meridione Polyphaga aegyptiaca ed altre che invece vivono da commensali all’intemo dei formicai, i Blobendae, che sono rappresentati da numerose specie, tra le più grandi, che vivono nelle foreste tropicali, ma anche in associazione con l’uomo, infine i Blattellidae che includono le specie che infestano le nostre cucine e gli altri ambienti domestici quali Blattella germanica e Supella longipalpa.

LE SPECIE ITALIANE E NEL MONDO

In Italia sono state censite circa 40 specie di cui la metà sono endemiche e si trovano nelle isole.

Vi sono scarafaggi molto grandi che arrivano a 8 e 9 cm di lunghezza come la specie australiana Macropanesthia rhinoceros o la Blaberus giganteus e la Megaloblatta longipennis diffuse nelle delle zone tropicali

blatte rosse

dell’America.
Come abbiamo già detto la quasi totalità delle blatte non interferisce con le attività umane e delle circa 20 specie mondiali che sono causa di infestazioni, possiamo affermare che solo una dozzina sono da considerarsi veramente nocive.

Di seguito una breve panoramica delle diverse specie più o meno dannose presenti nel mondo come risulta da riviste specializzate:

LE BLATTIDAE

LE BLATTELLIDAE

LE ECTOBIDAE

LE POLIPHAGIDAE

Per molte persone, niente fa accapponare di più la pelle della vista delle blatte che corrono velocemente intorno alla casa. Non importa quanto la casa è pulita, se vedi una blatta. Probabilmente ce ne sono altri cento. Per peggiorare la cosa potresti avere più di una sola specie di blatte che t’infestano la casa, nello stesso momento

Esca dolce contro le blatte: 1 po’ di zucchero – 1 po’ di bicarbonato di sodio – Mescolare lo zucchero con il bicarbonato di sodio. Mettere il composto sopra alcuni coperchi di barattoli e poi metterli dentro la cucina e/o garage, lungo le pareti ed i battiscopa, sotto i lavandini, o dovunque sono stati visti delle blatte.

LIBERARE LA CASA DALLE BLATTE

Ci sono molti prodotti in commercio per combattere le blatte, i più comuni sono gli insetticidi oppure delle preparazioni civetta. Con un po’ di conoscenza dello stile di vita delle blatte e del cibo che preferiscono, si possono mettere nel sacco le inarrestabili blatte! A molti di loro piacciono i cibi dolci

Scarafaggio - Insetto

Usare questa conoscenza per improvvisare la preparazione di un pasto esca contro di loro – un dessert mortale. Quando la blatta mangia l’esca, i liquidi del suo corpo si tramuteranno in acqua, ed il gas che ciò produce farà virtualmente esplodere l’insetto. Questa è una buona trappola se avete dei bambini o degli animali domestici, ed è meno tossica, verso di loro, rispetto a molte altre trappole.

Alle blatte piace correre in aree protette (come lungo i battiscopa), in modo da fare delle trappole appiccicaticce e disporle lungo questi punti. È semplice – basta spruzzare un collante oppure spalmare del Tanglefoot (nel caso il collante non è abbastanza forte per quelli più grossi) su un lato di un pezzo di cartone da quattro pollici. (Il Tanglefoot, un prodotto estremamente appiccicoso per creare delle trappole, è disponibile nei vivai.) Farne parecchie, sperimentandole, per stabilire la quantità. Quando le blatte corrono lungo la trappola e rimangono appiccicati, basta soltanto lanciarli dentro la spazzatura. Avrai bisogno di tenere distanti i bambini e gli animali domestici da tutto questo, in particolar modo se usi il Tanglefoot, perché la sostanza appiccicaticcia è difficile da togliere dalla pelle e dai capelli.

Ci sono poche razze di blatte che preferiscono dei pasti poco dolci. Provare con qualcosa di dolce all’inizio e passare ad un’esca unta se si continuano a vedere blatte.

Un’esca preferita sia dalle formiche che dalle blatte è in eguale misura l’acido borico e lo zucchero. Questa trappola può essere usata in diversi modi descritti in precedenza.

Le esche contenenti l’acido borico possono essere nocive, quando consumate dopo la data di scadenza. Molta cura deve essere sempre usata, quando si usa qualsiasi trappola in presenza di bambini o animali domestici di modo che non possano mangiarlo o entrarci in contatto.

Controllo Scarafaggi: Come Eliminare il Nemico Pubblico N.1

Le blatte fanno parte della categoria dei Blattaria sottordine degli insetti e sono facilmente riconoscibili dalla loro forma piatta ed ovale. Nel nord America esistono circa cinquanta specie conosciute. Le blatte esistono sulla terra da 350 milioni di anni ed alcuni scienziati sostengono che rimarranno qui fino a molto tempo dopo che la maggior parte delle forme viventi sulla terra, sono sparite.

Le blatte, i quali furono portati fino agli Stati Uniti, sono insetti tropicali che preferiscono i climi caldi. Non si sa con precisione se la blatta può trasmettere qualche malattia specifica agli esseri umani, ma è il maggior portatore di infezioni le cui abitudini di ricerca del cibo hanno fatto impazzire parecchi proprietari di casa. Alcuni delle blatte più comuni sono la blattella germanica, l’eurycotis floridiana, la parcoblatta pennsylvanica, la blattella asahinai, e la periplaneta americana.

La blatta femmina si riproducono usando una ovoteca chiamata ootheca. Le uova sono deposte all’interno di capsule e possono essere portate in giro dalla femmina oppure deposte. Ci possono essere centinaia di blatte giovani, che assomigliano a adulti molto piccoli, in ogni capsula.

Pensate di avere un problema con le blatte? Immaginatevi quanti rimedi potrebbero esserci se avevate una blatta sibilante del Madagascar, che sono lunghi oltre quattro pollici. E questo potrebbe farti sentire anche più fortunato: le blatte preistoriche erano lunghi oltre sei pollici.

Molte sostanze chimiche sono state sviluppate per uccidere le blatte, ma questi insetti hanno un’abilità eccezionale per diventare immuni alle sostanze chimiche in un periodo di tempo molto breve. Le blatte possono anche vivere per periodi di tempo molto lunghi senza mangiare. Le blatte sono state conosciute per sopravvivere in abitazioni vuote per anni, con solo la colla per carta da parati come nutrimento. Ad ogni modo molte persone sono ripugnate semplicemente dalla vista di blatte, le loro abilità di sopravvivenza sono veramente ragguardevoli.

Esca unta contro le blatte:  ½ tazza di acido borico o borace – ½ tazza di zucchero – Mescolare insieme gli ingredienti secchi con abbastanza pancetta bagnata in modo da formare un impasto. Aggiungere della farina se c’è bisogno di formare delle palle soffici. Porre delle palle della dimensione di una bilia sopra della carta paraffinata dovunque si vedono delle blatte. Un’ulteriore precauzione deve essere presa per tenere tutto questo distante dai bambini e dagli animali domestici. La pancetta rende quest’esca molto attraente per i cani. Rinunciarci quando diventa secca. Conservare le palle avanzate nel congelatore per un uso supplementare.

Leggi altro: Come si calcola il costo disinfestazione blatte?

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