Le BUGANVILLEE sono stupendi arbusti sarmentosi originari dell’America tropicale dove sono sempreverdi, mentre da noi, nelle zone dove è possibile la loro coltivazione, diventano semispoglianti.
Nelle regioni a clima temperato si può effettuare la coltivazione anche all’aperto, con risultati notevoli, data l’innata potenziale vigoria della pianta. Dove le temperature sono più rigide, si rende necessario il ricovero in serra nei mesi invernali. Per tale motivo, soprattutto in Settentrione, è una pianta che viene generalmente coltivata in vaso.
La Bougainvillea ha foglie ovate intere o ellittiche; i fiori, piccoli, bianchi o giallini, sono posti al centro di tre brattee cartacee appariscenti, variamente colorate a seconda delle specie prescelte. La fioritura, di regola abbondante, inizia a maggio e si protrae fino a settembre e, talvolta, anche oltre.
Tra le specie coltivate ricordiamo B. glabra var. Sanderiana (la più consigliata per la coltivazione in vaso) e B. spectahilis. Le diverse specie e varietà offrono fioriture molto durature dalle colorazioni stupende, con toni rossi, violetti, rosati, aranciati, porporini.
Temperatura ideale per la Bougainvillea
Genere di origine tropicale e subtropicale, esige climi caldi, nei quali la temperatura non scenda mai sotto i 7 °C.
Luce richiesta dalla Bougainvillea
Ama posizioni in pieno sole.
Acqua
Terreno
Non presenta particolari esigenze, ma è opportuno che il suolo sia ben drenato.
Impianto
Nelle regioni meridionali è un arbusto che può essere piantato all’aperto, mentre in quelle settentrionali si preferirà la coltivazione in vaso. Essendo un rampicante vigoroso, sia nel primo sia nel secondo caso, dovrà essere dotato di sostegni e graticci, quando non di un muro di appoggio. Le piante in vaso vanno rinvasate regolarmente per mantenere la vigoria.
Cure colturali
Spesso viene piantata a ridosso di muri per abbellirli e per proteggerla dai venti freddi.
Bouganville potatura
Le buganvillee allevate contro pareti o muri, in luogo aperto, sviluppano una chioma al quanto notevole che in genere non viene potata. Sarebbe invece opportuno ridurre annualmente a qualche centimetro i getti laterali al termine della stagione invernale.
Per quanto concerne invece gli esemplari coltivati in vaso, si dovrà intervenire all’inizio della nuova stagione quando, con i primi caldi, si riportano in esterno, accorciando i getti laterali e, in modo più consistente, i tralci primari al fine di contenere le dimensioni della chioma e stimolare nel contempo l’emissione della nuova vegetazione.
Moltiplicazione
Si effettua senza particolari difficoltà in estate, a una temperatura di 21-22 °C, tramite talee semilegnose.
Avversita’
Indubbiamente, soprattutto nelle regioni settentrionali, il nemico principale è il freddo. Ricoveri invernali o coltivazioni a ridosso di muri sono quindi indispensabili a un corretto sviluppo