L’iberide si presenta come una nuvola bianca, che da vita, grazie alla sua maestosità e bellezza ai tuoi ambienti e spazi esterni: l’iberis infatti, è conosciuta come una pianta coraggiosa, forte e bellissima da coltivare ed esporre.
Si tratta di piante particolari, che si coltivano come annuali e sono interessanti per aiuole o bordi misti, in quanto restano in fiore per molti mesi dalla primavera all’autunno. Sicuramente, è una pianta dai fiori inconfondibili di colore bianco puro, riuniti in eleganti infiorescenze a ombrella, che spiccano sulle minute foglioline verdi e lucenti.
Il suo nome scientifico, Iberis Sempervirens, fa parte della famiglia delle Crucifere, un simpatico cespuglio con colori che rallegrano terrazze e balconi con le fioriture che avvengono a inizio stagione.
L’iberide è una pianta perenne adatta a giardini rocciosi, selciati e muretti a secco. Il colore dei fiori varia a seconda della specie e della varietà.
Iberide sempreverde: specie e coltivazione
Si tratta di una pianta erbacea perenne e sempreverde che raggiunge a un’altezza e una larghezza pari a circa 30 cm. E’ originaria dell’Europa meridionale e dell’Asia occidentale.
Vediamo quali sono le specie maggiormente conosciute e diffuse:
- Iberis Semperflorens, che può arrivare fino a 40 cm di altezza
- Iberis Aurosica “Sweetheaart”, che fiorisce da maggio a luglio, conosciuta per i suoi fiori di colore rosa pallido
- Iberis Serprevirens, una delle più conosciute e amate, si tratta di una pianta resistente e semplice da coltivare e curare.
L’iberis è una pianta facile da coltivare, che cresce senza problemi in qualsiasi terreno basta che sia ben drenato; per ottenere un buon risultato e una fioritura abbondante è preferibile coltivare la pianta in un terreno sciolto e ricco di materia organica.
Per questi motivi quindi, non si tratta di una pianta che ha bisogno di grandi quantitativi d’acqua, ma occorre comunque evitare lunghi periodi di siccità; basterà però poca e regolare cura così da evitare problemi.
Solitamente, l’iberide predilige stare al sole almeno alcune ore durante la giornata, in quanto l’ombra non garantisce la fioritura; al tempo stesso, viene anche considerata una pianta coraggiosa perché riesce a resistere intense gelate.
Fioritura e produzione avvengono tra marzo e giugno, proprio in questo momento, perde il suo aspetto banale per assumere quelle sembianze di una nuvola candida e bella da vedere. Per arrivare a questo risultato, la pianta va concimata ogni 3-4 mesi, somministrando un concime granulare a lenta cessione, in un’unica soluzione.
Dopo la fine della fioritura, le cime sfiorite vanno tagliate drasticamente, così da eliminare le parti secche, danneggiate o troppo cresciute, inoltre in questo modo, si stimola anche la nuova vegetazione e il mantenimento della sua forma compatta.
Pianta Iberis: parassiti e malattie
Si tratta di una pianta ideale per essere coltivata lungo il muro o in un giardino roccioso; inoltre, oltre il lato estetico, l’iberis risulta importante per coprire il terreno in modo fitto da evitare che la polvere intasi la porosità del terreno.
Purtroppo però uno dei problemi è il possibile appassimento dei rami, con o senza annerimento della base della pianta dovuto al marciume radicale. Inoltre, l’iberide teme l’altica, un coleottero che riesce a distruggere le foglie, formando dei minuscoli fori rotondeggianti e le malattie fungine, causate dall’eccessiva umidità ambientale.
Una volta eliminati i fiori appassiti, in primavera si dovrà effettuare trattamenti antiparassitari preventivi a lungo spettro, così da riuscire a eliminare il parassita dalle piante.
Piccola curiosità: l’iberide è commestibile, addirittura, in cucina viene utilizzata come sostituto della senape.