Fiordaliso

Indice: Fiordaliso

Il Fiordaliso è una pianta biennale rustica, coltivata anche come annuale. Indigena dei campi, presenta varietà da giardino assai belle che, a seconda dell’epoca di semina, portano in primavera o in estate fiori bianchi, rosa, rossi, azzurri, semplici o doppi. Vi sono anche varietà nane.

Cure colturali del Fiordaliso

Immagine di un campo di fiordaliso

La moltiplicazione del Fiordaliso avviene per seme in agosto-settembre o in marzo-aprile. Nel primo caso il fiordaliso si coltiva come biennale, in quanto la sua fioritura avverrà nel maggio-luglio successivi. Vuole esposizioni al sole e terreni privi di ristagni d’acqua.Dopo la semina e durante la fioritura il fiordaliso pianta richiede annaffiature frequenti e abbondanti. C. montana è perenne, rusticissima, a crescita lenta.

Avversita’ al Fiordaliso

In caso di coltivazione in luoghi ventosi utilizzare dei tutori.

  • Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Steno-Mediterraneo divenuto Subcosmopolita.
  • Distribuzione: in passato era comune in Italia, attualmente è a rischio di estinzione e piuttosto raro da vedere al punto che sono nati progetti di salvaguardia e riproduzione. Sui vari rilievi europei è presente, oltre che nelle Alpi, anche nei Vosgi, Massiccio del Giura, Massiccio Centrale, Pirenei, Monti Balcani e Carpazi. Nel suo areale originario (l’Europa) questa specie è in declino, a causa dei diserbanti usati in agricoltura; in particolare, nel Regno Unito, la sua diffusione si è drasticamente ridotta negli ultimi 50 anni, tanto da essere classificata come a rischio di estinzione.Comunque, grazie al suo utilizzo come pianta ornamentale, è stata introdotta in molte altre aree del mondo, come il Nord America e parti dell’Australia.
  • Habitat: il suo habitat tipico sono i campi di cereali; cresce inoltre in luoghi come prati, terreni incolti e ai bordi delle strade. Fa parte delle specie cosiddette “messicole”. Il substrato preferito è calcareo ma anche silicio con pH neutro, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.
  • Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 0 fino a 1.500 m.s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare, montano e in parte subalpino (oltre a quello planiziale – a livello del mare).