Indice: Ciliegio

Nel corso dei secoli attorno agli alberi di ciliegio si sono sviluppate tante leggende e i suoi fiori sono diventati sinonimo di fortuna nella mitologia greca e di bellezza femminile in Cina mentre in Giappone il fiore di ciliegio è simbolo nazionale e protagonista di una tradizionale usanza del Sol Levante detta Hanami, ovvero “guardare i ciliegi” o “osservare i ciliegi”.

Appartenente alla famiglia delle Rosacee gli alberi di ciliegi sono ampiamente diffuso in Europa ma si trova anche in AfricaAsia e nelle Isole Britanniche, passando per MaroccoTunisiaPoloniaCaucaso e fino all’Iran.

La fioritura dell’ albero di ciliegio è ricca di fascino e coincide con l’inizio della primavera mentre il suo frutto, la ciliegia, è caratterizzato da un colore rosso cupo, ha sforma sferica (a volte leggermente allungata, altre ricorda il profilo di un cuore) e un sapore dolce che la rende la regina della tavola durante la bella stagione. L’assortimento è così vasto da contare più di ventidue tipologie differenti tra ciliegie aspre e dolci, piccole e grandi, più o meno rosse a seconda dell’intensità del colore.

Vediamo insieme alcune varietà di ciliegio.

Foto di un albero di ciliegio
Albero di ciliegie
Foto di ciliegio pendulo
Ciliegio pendulo

Ciliegio montano

ciliegio montano
Albero ciliegio montano

Il Ciliegio Montano è un piccolo albero, alto sino a 10 m, o più spesso arbusto, a rami divaricati e ramuli spessi penduli, stolonifero.

Il Ciliegio Montano ha foglie alterne, con picciolo sprovvisto di ghiandole, dalla lamina ovato-ellittica, brevemente cuneata alla base, minutamente e doppiamente dentata ai margini, acuminata all’apice, liscia e glabra sulle 

due pagine. Fiori ermafroditi, in corimbi peduncolati  paucifiori; calice a lacinie acute, dentate e ghiandolose; corolla a petali obovati o rotondati  bianchi.

Il frutto del Ciliegio Montano è una drupa globosa, appiattita alla base, di colore rosso o nero porporino, glabra, non pruinosa, pendula, succosa, di sapore acidulo, con epicarpo non aderente alla polpa. Nocciolo globoso e liscio. Fiorisce in aprile-maggio.

Il Ciliegio montano è specie eurasica, spontanea dai Balcani all’India, coltivata e naturalizzata in tutto l’emisfero boreale; in Italia è presente in tutta la penisola e le isole, sia in coltivazione che inselvatichita, nei boschi e nelle siepi.

Essendo una pianta di poche esigenze, la pianta di Ciliegio Montano si adatta ai terreni più diversi e si spinge sino a 1800 m. Il legno, di colore bianco-rosato con durame bruno, è semiduro ed è idoneo a lavori di tornio e intaglio.

I frutti sono eduli e si usano nella produzione del Maraschino.

Ciliegio selvatico

Il Ciliegio Selvatico è un albero di terza grandezza, alto sino a 10 m, a tronco eretto e cilindrico e rami robusti ascendenti formanti una corona ampia e piramidale, corteccia da rosso-bruna a grigio-cinerea, sfaldantesi in strisce orizzontali con l’età; ramuli grigi e glabri.

Il Ciliegio Selvatico ha foglie alterne, pendule, con picciolo glabro, ornato da due stipole lineari dentato-ghiandolose e in alto da due ghiandole rossastre, per il resto glabro, a lamina sottile ovato-oblunga o obovata, brevemente cuneata o troncata alla base, doppiamente dentata ai margini, acuminata all’apice, glabra e un po’ rugosa di sopra, alquanto pelosa di sotto.

I fiori sono ermafroditi in Pascetti corimbosi peduncolati patenti o penduli; calice glabro a lacinie riflesse, corolla a petali rotondato-smarginati bianchi.

Il frutto del Ciliegio Selvatico è una drupa globosa di colore rosso-scuro o nero-purpureo, lucida, a polpa dolce, con epicarpo aderente alla polpa e nocciolo globoso liscio. Fiorisce da aprile a luglio.

Il Ciliegio selvatico ha una vasta distribuzione eurasica; in Italia vive spontaneo in tutta la penisola e isole, nei boschi di latifoglie e specialmente nei cedui, dal piano sino a 1700 m; nel distretto insubrico p.d. è specie caratteristica del Corilo-Frassineto.

Specie lucivaga e termofila, predilige le pendici solate e i terreni calcarei.

ciliegio selvatico
Ciliegie albero

Dal Ciliegio selvatico sono derivate le numerosissime coltivazioni migliorate per la produzione dei frutti. Notevole pertanto è la sua importanza per l’agricoltura, soprattutto di montagna per la duplice attitudine a produrre pregevole legname e frutti; può essere impiegato nella trasformazione dei castagneti da frutto per colmare le radure e sostituire le piante morte per epifitie.

E’ specie idonea per le alberature stradali in montagna. Dalle ciliegie si distilla il kirsch.
Le gelate tardive danneggiano frequentemente il cambio provocando la secrezione copiosa di una gomma, di un bel colore giallo-ambra, che trova impieghi tecnici e come medicinale contro la tosse.

Il legno del Ciliegio selvatico è di un bel colore bianco-rosato semiduro, lucido ed elastico, suscettibile di un buon polimento; è usato per la fabbricazione di mobili, per liste da pavimenti, doghe per botti e come combustibile.

Immagine di foglia di ciliegio montano
Foglia di ciliegio Montano
Foto di foglie di ciliegio selvatico
Foglie di ciliegio selvatico

Ciliegio canino

La pianta di Ciliegio Canino è un piccolo albero, alto sino a 10 m, o più spesso arbusto, ricco di rami patenti, spesso spinosi, e ramuli ghiandoloso-vischiosi.

Il Ciliegio Canino ha foglie alterne, con picciolo glabro e per lo più senza ghiandole, ornato da due stipole dentate e ciliate, a lamina ovata, rotondata o debolmente cordata alla base, minutamente crenato-dentellata ai margini, brevemente acuminata all’apice, glabra e lucida di sopra, alquanto pelosa da giovane di sotto.

Fiori ermafroditi, in corimbi brevi 4 12-fiori ed eretti; calice a lacinie nude ai margini e caduche; corolla a petali obovati bianchi.

ciliegio canino
foglia ciliegio canino

Il frutto del Ciliegio Canino è una drupa globosa, glabra, non pruinosa, nera a maturità, di sapore amarognolo.
Il nocciolo è sferico e liscio. Fiorisce da marzo a maggio.

Il Ciliegio canino ha una vasta distribuzione che si estende attraverso tutta l’Europa meridionale, dalla Penisola Iberica al Caucaso e all’Asia occidentale; in Italia vive in tutta la penisola e in Sicilia, dal piano sino a 1700 m; specie termofila e lucivaga, si trova nelle radure dei querceti e delle pinete, nei boschi cedui, negli arbusteti e nelle siepi; predilige i terreni calcarei e le pendici asciutte solate.

Si usa come portainnesto per varietà migliorate di Ciliegio. Il legno, ad alburno bianco-giallognolo e durame bruno, è semiduro pesante e gradevolmente profumato di cumarina; si usa per lavori di tornio e intaglio e per la produzione di pregiati bocchini di pipa, tabacchiere e bastoni da passeggio.

Foto di viale con alberi di ciliegio